Tragedia di cinque atti in endecasillabi sciolti che mette in scena la vicenda quattrocentesca di Francesco Bussone, conte di Carmagnola, condottiero al servizio della Repubblica veneta, accusato ingiustamente di tradimento e per questo condannato a morte dal governo della Repubblica. Manzoni, che aveva maturato l’interesse al genere tragico all’interno del più generale interesse nei confronti del Romanticismo, dopo una lettura approfondita del teatro shakespeariano, modifica le regole tradizionali del genere rifiutando la convenzione dell’unità di tempo e di luogo. Altra novità l’inserimento del coro (S’ode a destra uno squillo di tromba), spazio lirico che il poeta riserva a sé stesso per esprimere il suo punto di vista dei fatti. Manzoni vi lavorò in maniera intermittente dal 1816 al 1820, anno della prima edizione dell’opera. La prima rappresentazione avvenne a Firenze nel 1828.

Testo di riferimento: A. Manzoni, Le tragedie secondo i manoscritti e le prime stampe, a cura di I. Sanesi, II, Firenze, Sansoni, 1958.