Sotto il titolo di Poesie giovanili si raccolgono le poesie scritte dal Manzoni negli anni che vanno dal 1787 al 1812. Le prime prove avvengono sotto le suggestioni della poesia del Monti e, attraverso questo, di Dante. Con il Trionfo della libertà Manzoni si prova in un genere antico che la letteratura rivoluzionaria di fine Settecento aveva attualizzato per le possibilità allegoriche e profetizzanti che includeva. Improntati a gusto neoclassico i componimenti successivi, tra i quali si segnalano l’ode Qual su le Cinzie cime e il sonetto di autoritratto. I Sermoni in endecasillabi sciolti sono composizioni in cui considerazioni morali e di costume si intrecciano a spunti autobiografici. Ultimi testi significativi gli sciolti In morte di Carlo Imbonati, il poemetto mitologico UraniaA Parteneide, in risposta a un’ode tedesca inviata al Manzoni dal poeta danese Jens Baggesen.

Testo di riferimento: A. Manzoni, Tutte le poesie 1797-1812, a cura di G. Lonardi, Venezia, Marsilio, 1987.