Annibal Caro compose Gli straccioni nel 1543, a istanza di Pier Luigi Farnese. La trama della commedia deriva dalle Avventure di Leucippo e Citofonte di Achille Tazio, oltre che dalla novella di Gerbino (Boccaccio, Decameron IV, 4). Ma il Caro riesce a colorire la convenzionale macchina romanzesca con personaggi desunti dalla realtà viva romana, soprattutto l’ambiente di Campo de’ Fiori, che l’autore attraversava abitualmente per raggiungere Palazzo Farnese. Nella commedia la realtà riesce a integrarsi con la letteratura senza particolari stridori, grazie anche all’atteggiamento indulgente e bonario dello scrittore.

Testo di riferimento: Commedie del Cinquecento, a cura di N. Borsellino, II, Milano, Feltrinelli, 1967.