Anton Giulio Brignole Sale, nobile genovese vissuto tra il 1605 e il 1665, prima diplomatico al servizio della sua città poi gesuita, pubblicò La Maria Maddalena peccatrice e convertitanel 1636. La leggenda della Maddalena aveva goduto di fortuna ininterrotta nella letteratura agiografica dal Medioevo in poi. Ma il mito della santa risultò particolarmente consentaneo con le caratteristiche della spiritualità controriformista, soprattutto per il carattere insieme sacro e profano del personaggio. Se ne appropriò di conseguenza l’arte barocca che iscrisse la Maddalena fra i suoi soggetti preferiti, in pittura, a teatro e in letteratura. La versione della vita della santa raccontata nel romanzo in forma di prosimetro dal Brignole recupera l’intera tradizione testuale precedente, i cui elementi sono selezionati e ricombinati armonicamente, rivestiti di uno stile letterariamente prezioso e ricco di effetti.

Testo di riferimento: A. G. Brignole Sale, Maria Maddalena peccatrice e convertita, a cura di D. Eusebio, Parma, Fondazione Pietro Bembo/Ugo Guanda Editore, 1994.