L’opera fu commissionata a Verdi dalla direzione dell’Opéra di Parigi in occasione della Esposizione Universale del 1855. Il libretto dal titolo Les Vêpres Siciliennes gli fu fornito da Eugène Scribe e dal suo collaboratore Charles Duveyrier secondo lo stile del grand-opérafrancese, in cinque atti e con vari balletti. La versificazione italiana fu affidata ad Arnaldo Fusinato. L’opera andò in scena il 13 giugno 1855 con grande successo e l’anno successivo fu data alla Scala (4 febbraio 1856). La vicenda si apre con il tentativo di un gruppo di congiurati siciliani di organizzare una rivolta popolare contro i francesi; della congiura fanno parte Elena, sorella del duca Federico d’Austria, Arrigo, figlio illegittimo del viceré Guido di Monforte e Giovanni da Procida. I rivoluzionari vengono scoperti, ma ottengono il perdono; non solo: Elena e Arrigo, che il padre ha riconosciuto, decidono di sposarsi. Ma l’insurrezione, ormai innescata, scoppia al suono delle campane che annunziano le nozze tra i due giovani. Il viceré e le truppe francesi vengono trucidati davanti alla cattedrale di Palermo.

Testo di riferimento: Tutti i libretti di Verdi, a cura di L. Baldacci e G. Negri, Milano, Garzanti, 1984.