Opera composta da Verdi, ottantenne, su libretto di Arrigo Boito e rappresentata per la prima volta alla Scala di Milano il 9 febbraio 1893. La vicenda rappresentata si fonda su due testi shakespeariani, Le allegre comari di Windsor e l’Enrico IV. L’azione si svolge a Windsor nel XV secolo e ruota attorno alla figura di Sir John Falstaff, personaggio corpulento che diviene protagonista di una vicenda in cui le passioni umane sono smitizzate e viste con distacco e divertimento. Falstaff, che invia focose lettere d’amore alle comari sue vicine, è fatto oggetto di burle atroci: viene prima nascosto in una cesta di biancheria sporca e gettato nel Tamigi; poi, convinto a travestirsi da Cacciatore Nero per partecipare al Raduno delle Fate, è assalito e punzecchiato da una torma di finti spiritelli nel famoso finale in cui tutti cantano: «Tutto il mondo è burla… ma ride ben chi ride la risata final».

Testo di riferimento: Tutti i libretti di Verdi, a cura di L. Baldacci e G. Negri, Milano, Garzanti, 1984.