Nacque a Civitanova Marche nel 1507. Trasferitosi prima a Firenze e poi a Roma, compì in queste due città il suo apprendistato letterario. Cominciò scrivendo versi alla maniera del Berni e traducendo soprattutto dal greco. Nel 1543 andò al servizio dei Farnese. Intensificò in questi anni la produzione letteraria. Nel 1558 avviò una lunga ed assai aspra polemica con Castelvetro, che aveva avuto inizio proprio da una canzone di Caro a favore della casa di Francia. Spese gli ultimi anni della sua vita componendo poesie in stile petrarchesco, curando l’epistolario e traducendo l’Eneide, lavoro per il quale oggi soprattutto viene ricordato. Morì a Roma nel 1566. Opere:1539 – Annibal Caro, Gli amori pastorali di Dafni e di Cloe 1543 – Annibal Caro, Gli straccioni 1566 – Annibal Caro, Traduzione dell’Eneide