Nacque a Firenze nel 1469. Ottenuta una normale formazione umanistica, ricoprì dal 1498 l’incarico di segretario della seconda cancelleria della Repubblica fiorentina, una sorta di dicastero degli esteri, incarico che tenne fino al ritorno dei Medici nel 1512. In questa veste svolse incarichi diplomatici in Italia e fuori d’Italia, avendo occasione di osservare da vicino le cose degli stati e la loro politica. Quando i Medici ripristinarono la loro signoria in Firenze, sospettato di aver avuto parte in una congiura contro di loro, fu arrestato, torturato ed allontanato dalla città. Si ritirò nei pressi di San Casciano, dove concepì Il Principe, la sua opera più significativa. Rientrato a Firenze nel 1514, riprese a frequentare gli ambienti degli umanisti e le adunanze che un gruppo di loro teneva nei giardini dei Rucellai (gli Orti Oricellari), sperando inutilmente che i Medici volessero giovarsi dell’esperienza che aveva maturato negli anni di servizio della Repubblica. In questo periodo, impedito nell’azione, impegnò tutte le sue energie nell’attività letteraria, scrivendo trattati, opere storiche e commedie. Ricoprì negli ultimi anni della sua vità qualche incarico pubblico di modesta entità. Morì a Firenze nel 1527. Opere:1509 – Niccolò Machiavelli, I Decennali 1513 – Niccolò Machiavelli, Il Principe 1517 – Niccolò Machiavelli, L’Asino 1517 – Niccolò Machiavelli, Capitoli 1518 – Niccolò Machiavelli, Novella di Belfagor 1520 – Niccolò Machiavelli, La vita di Castruccio Castracani 1520 – Niccolò Machiavelli, Mandragola 1520 – Niccolò Machiavelli, Dell’arte della guerra 1521 – Niccolò Machiavelli, Discorsi sopra la prima Deca di Tito Livio 1524 ca. – Niccolò Machiavelli, Discorso o dialogo intorno alla nostra lingua 1525 – Niccolò Machiavelli, Istorie fiorentine 1525 – Niccolò Machiavelli, Clizia av. 1527 – Niccolò Machiavelli, Lettere