Nacque a Milano nel 1512 circa. È una figura precoce di intellettuale europeo, vissuto fra Venezia, Francia e Germania svolgendo un’intensa attività di scrittore. Pubblicò in latino e in volgare soprattutto dialoghi e trattati polemici. Traduttore dell’Utopia di Tommaso Moro, lettore di Erasmo da Rotterdam, attraverso l’uso dell’ironia e del paradosso espresse nelle sue opere un moralismo insofferente delle convenzioni religiose e sociali, cosa che lo avvicinò alle istanze della riforma protestante. Morì a Venezia nel 1555. La considerazione di cui ha goduto nei secoli avvenire è certamente inferiore ai suoi meriti.