Nacque ad Arezzo nel 1492 da famiglia di umili origini. Si trasferì a Perugia nel 1506 o 1507 per compiervi l’apprendistato di pittore. Sentiva intanto come molto più urgente il richiamo delle lettere e nel 1517 passò a vivere a Roma. Qui cominciò come autore satirico, avendo occasione di mettere subito in mostra il suo spirito mordace. Autore anticonformista, pubblicò nel 1526 una raccolta di sonetti erotici. Lo scandalo che ne seguì lo costrinse a trasferirsi a Venezia. Le condizioni di maggior libertà che Venezia garantiva e il grande sviluppo che vi aveva l’industria tipografica resero particolarmente congeniale la città allo scrittore, che fu uno dei primi a riuscire a sostenersi con il mestiere delle lettere, senza cioè mettersi al servizio di un signore. Di volta in volta corteggiato o odiato per la grande forza d’impatto della sua penna, sperimentò i generi letterari più vari, passando dalla commedia alla tragedia, dal dialogo parodistico all’epistolografia e al poema cavalleresco, dalla letteratura oscena a quella sacra. Come scrittore sostenne sempre la necessità di trarre ispirazione dalla natura, cioè dalla vita, piuttosto che dai classici. Resta per questo il prototipo dello scrittore anticlassicista, che preferisce affidarsi al suo genio piuttosto che all’imitazione dei modelli. Morì a Venezia nel 1556, avendo goduto in vita finanche della protezione di Francesco I e Carlo V. Opere:1524 – Pietro Aretino, Lo Ipocrito 1525 – Pietro Aretino, Sonetti sopra i XVI Modi 1526 – Pietro Aretino, Cortigiana 1527 – Pietro Aretino, Il Marescalco 1533 – Pietro Aretino, Marfisa 1534 – Pietro Aretino, Ragionamento della Nanna e della Antonia 1536 – Pietro Aretino, Dialogo 1538 – Pietro Aretino, Angelica 1540 – Pietro Aretino, Orlandino 1540 ca. – Pietro Aretino, Astolfeida 1542 – Pietro Aretino, Talanta 1546 – Pietro Aretino, Orazia 1546 – Pietro Aretino, Il Filosofo