Nacque a Saluzzo nel 1789. Dopo aver compiuto gli studi a Lione, si trasferì a Milano, dove entrò in contatto con Monti e Foscolo, e stabilì rapporti di amicizia con Di Breme, Berchet e gli altri letterati del gruppo romantico milanese. Partecipò all’esperienza de «Il Conciliatore» come uno dei collaboratori più assidui. Conobbe vari scrittori europei di passaggio a Milano (M.me de Staël, Stendhal, Byron ecc.). Entrato a far parte della Carboneria, fu arrestato nell’ottobre del 1820, processato e condannato a morte, ma la pena fu poi commutata in quindici anni di carcere duro. Graziato nel 1830, si stabilì a Torino, dove esercitò la professione di bibliotecario. Morì a Torino nel 1854. Opere:1815 – Silvio Pellico, Francesca da Rimini 1832 – Silvio Pellico, Le mie prigioni