Le Rime di Bonagiunta Orbicciani da Lucca, vissuto tra il 1220 e il 1290 circa, riprendono temi e forme della poesia siciliana. Loro caratteristica sono da un lato una certa melodicità, dall’altro la sentenziosità. L’esperienza di Bonagiunta resta di fatto estranea sia alle complicazioni retoriche e sintattiche di Guittone sia agli approfondimenti filosofici di Guinizzelli, collocandosi di conseguenza in uno spazio di autonomia tra guittonismo e Stilnuovo. Il componimento più noto di Bonagiunta è il sonetto "Voi, ch’avete mutato la mainera", polemico verso le novità della poesia di Guinizzelli. Forse è proprio questo sonetto che induce Dante in Purgatorio XXIV a usare il personaggio di Bonagiunta per definire la novità dello Stilnuovo rispetto alla vecchia maniera di poetare.

Testo di riferimento: Rimatori siculo-toscani del Dugento, a cura di G. Zaccagnini e A. Parducci, Bari, Laterza, 1915.