Di impianto fortemente romanzesco, Gli amori di Alessandro Magno ricavano il loro argomento da vari scenari e melodrammi precedenti. Rappresentata nel 1759, l’opera non riscosse alcun successo e non venne più ripresa nonostante le scenografie esotiche grandiose del primo allestimento e le continue trovate del testo, tese a movimentare l’azione di un dramma tutto sommato convenzionale.

Testo di riferimento: Tutte le opere di C. Goldoni, a cura di G. Ortolani, IX, Milano, Mondadori, 1950.