Recitata soltanto per due sere durante il carnevale del 1762, Il buon compatriotto, commedia di tre atti in prosa, vede il Goldoni ritornare alle maschere dopo quasi dieci anni di loro abbandono. Non è da escludere che la ripresa delle maschere sia da mettere in relazione con la necessità di misurarsi nuovamente con il vecchio teatro, ora che stava per lasciare Venezia per Parigi, dove l’autore avrebbe dovuto assecondare i gusti di un pubblico che voleva veder rappresentati proprio i personaggi dei vecchi canovacci. E tra i personaggi della commedia ricorrono appunto Pantalone, il dottor Balanzone, Traccagnino e Brighella. Il soggetto è costruito sulla leggerezza di Ridolfo, che si impegna con tre donne diverse, e che riesce a venir fuori dalla situazione imbarazzante in cui si era cacciato allontanandosi dalla città.

Testo di riferimento: Tutte le opere di C. Goldoni, a cura di G. Ortolani, VIII, Milano, Mondadori, 1948.