Questa commedia, rappresentata nel dicembre del 1750, è ispirata al Giocatore del commediografo francese J.-F. Regnard (1696). In essa vengono messi in risalto le conseguenze negative del vizio del gioco, che nel Settecento si era diffuso come una malattia in tutta Europa. Il Goldoni aveva già toccato l’argomento nell’intermezzo musicale Barcaiolo veneziano e anche nella Bottega del caffè.

Testo di riferimento: Tutte le opere di C. Goldoni, a cura di G. Ortolani, III, Milano, Mondadori, 1940.