Commedia scritta nel 1750 e recitata per la prima volta a Milano, può considerarsi una sorta di grande prefazione al programma delle commedie nuove con cui l’autore si ripresentò al pubblico dopo l’insuccesso dell’Erede fortunata. È quindi un documento prezioso per seguire il processo di rinnovamento teatrale perseguito dal Goldoni. La commedia è costruita secondo la tecnica del teatro nel teatro: presenta infatti gli attori della compagnia Medebach, intenti a provare una specie di farsa intitolata Il padre rivale del figlio (un espediente analogo si trova nell’Impromptu de Versaille di Molière), che criticano il cattivo gusto secentesco e i lazzi e le tirate delle commedie all’improvviso. Il teatro comico fu portata al teatro Sant’Angelo di Venezia per due sole sere. Fu aspramente criticata dal Baretti nella Frusta letteraria del 15 marzo 1764. Ebbe invece successo a Vienna.

Testo di riferimento: Tutte le opere di C. Goldoni, a cura di G. Ortolani, II, Milano, Mondadori, 1936.