Il Goldoni scrisse nei Mémoires di aver ricavato lo spunto per la Vedova spiritosa da una novella di Marmontel intitolata Lo scrupolo o l’amore malcontento, da lui letta nel 1756 nel «Mercurio di Francia». Egli si era ispirato alla stessa novella anche per Il cavaliere di spirito, ma in quell’occasione non aveva dichiarato la fonte. La commedia conserva pochissimo della trama originale. Il personaggio principale è donna Placida, una vedova che vorrebbe mantenere la sua libertà, ma che cade con molta facilità nelle braccia di un lezioso avvocato (don Fausto). La vedova spiritosa, in versi martelliani, fu recitata per la prima volta a Venezia nell’autunno del 1757. Della commedia esiste anche una riduzione in prosa.

Testo di riferimento: Tutte le opere di C. Goldoni, a cura di G. Ortolani, VI, Milano, Mondadori, 1943.