Con L’avvocato veneziano, commedia rappresentata nella stagione teatrale 1749-50, il Goldoni, non immemore della professione da lui esercitata a Pisa, porta sulla scena, in contrasto con la tradizione teatrale che rappresentava gli uomini di legge come cavillosi e intriganti, il carattere positivo di un avvocato veneziano che non esita a sacrificare la passione e i sentimenti per difendere l’onore della sua professione (scrive nella Prefazione: “era ben giusto che all’onoratissima mia professione dar procurassi quel risalto, che giustamente le si conviene”). La commedia ebbe un notevole successo, benché ingiustificato secondo alcuni critici, e fu portata anche all’estero.

Testo di riferimento: Tutte le opere di C. Goldoni, a cura di G. Ortolani, II, Milano, Mondadori, 1936.