Con questa commedia, che inaugurò il carnevale del 1755 al teatro di San Luca, il Goldoni cedeva ancora una volta, dopo il Molière e il Terenzio, alla moda delle commedie storiche in versi. Per la materia, del tutto leggendaria, il Goldoni, come scrive anche nella Prefazione, attinse al Grand dictionaire historique del Moréri (1674). L’intreccio della commedia ha origine dall’equivoco sul nome di Eleonora, che era quello della donna amata dal Tasso e di altre tre donne della corte del Duca di Ferrara, città dove è ambientata la scena. La commedia piacque al pubblico e fu ripresa anche nel corso dell’Ottocento.

Testo di riferimento: Tutte le opere di C. Goldoni, a cura di G. Ortolani, V, Milano, Mondadori, 1941.