La storia della regina Turandot, una bisbetica domata sullo sfondo di una Cina favolosa, era già stata raccontata dallo scrittore francese Pétit de la Croix. Gozzi l’adattò al suo teatro nel gennaio del 1762, inserendo in quel mondo convenzionale da fiaba le sue maschere veneziane. Ne risulta una mistura di tragico e burlesco, che incontrò l’interesse di scrittori (Goethe, Schiller, Giacosa) e musicisti (Puccini e Busoni ne trassero melodrammi).

Testo di riferimento: C. Gozzi, Opere. Teatro e polemiche, a cura di G. Petronio, Milano, Rizzoli, 1962.