L’ Acerba di Cecco d’Ascoli (nome con cui è comunemente conosciuto Francesco Stabili, nato ad Ascoli dopo il 1269 e morto a Firenze il 1327) è un poema dottrinale in sesta rima in cui sono accumulate (il titolo è dal latino acervus `coacervo’) conoscenze naturalistiche (astronomiche, astrologiche, alchimistiche ecc.) per lo più di provenienza araba. L’autore intendeva contrapporre questa scienza, ritenuta vera, alla falsa scienza della Commedia dantesca, che, per essere fondata sul tomismo, riconduceva il sapere scientifico entro l’alveo della teologia. Per le sue tesi eterodosse Cecco fu condannato al rogo. Il poema è rimasto incompiuto.

Testo di riferimento: F. Stabili (Cecco d’Ascoli), L’Acerba, a cura di A. Crespi, Ascoli Piceno, 1927.