Pubblicata nel 1659, è opera di uno dei maggiori prosatori del Seicento, gesuita, noto soprattutto per la Istoria della Compagnia di Gesù. Daniello Bartoli, nato a Ferrara nel 1609 e morto a Roma nel 1685, scrittore dalla vena facile, ha lasciato numerosi trattati di morale, ascetica e retorica. Nella Ricreazione del savio sostiene che la letteratura deve tendere ad avere una funzione educativa e offrire modelli di comportamento, ma deve altresì essere attenta al mondo naturale (Bartoli ebbe la passione per la ricerca scientifica) e alla realtà sociale, non trascurando tuttavia finalità edonistiche. Il suo stile, rifuggendo dagli eccessi barocchi, risulta chiaro e equilibrato.

Testo di riferimento: D. Bartoli, La ricreazione del savio, a cura di B. Mortara Garavelli, Parma, Fondazione P. Bembo/U. Guanda Editore, 1992.