Traduzione in volgare toscano, eseguita da un anonimo nel corso del Trecento, del testo latino duecentesco Actus beati Francisci et sociorum eius, scritto dal frate marchigiano Ugolino da Montegiorgio. Nella cultura letteraria del Medioevo si diceva "fiore" una raccolta di sentenze o di racconti a scopo didattico-edificante. I Fioretti raccontano, infatti, aneddoti della vita del Santo che servivano da modello per il lettore. Gli episodi raccontati sono divenuti altrettanti cammei dell’agiografia francescana: tra questi spiccano per la loro diffusione popolare quelli della predica agli uccelli e dell’incontro con il lupo di Gubbio.

Testo di riferimento: I fioretti di san Francesco, a cura di G. Davico Bonino, Torino, Einaudi, 1974.