La prima rappresentazione fu a Pietroburgo, Teatro Imperiale, il 10 novembre 1862. Il libretto, che Francesco Maria Piave aveva tratto da un dramma di Angel Saavedra, fu in parte rifatto da Antonio Ghislanzoni per la rappresentazione scaligera del 27 febbraio 1869, dietro suggerimento dello stesso Verdi. È ambientato nel 1744, durante la guerra di successione austriaca. Lungo i quattro atti, densi di rapimenti, duelli, travestimenti e riconoscimenti, spiccano i personaggi di Leonora, figlia del marchese di Calatrava, di don Alvaro che uccide accidentalmente il padre di lei durante un tentativo di fuga dalle stanze dell’innamorata, e di Carlos, fratello di Leonora, che da questo momento inseguirà i due amanti, per vendicare la morte del padre. Li troverà: Leonora in convento, Alvaro, sotto falso nome, prima nell’esercito spagnolo, poi nello stesso convento dove alloggia la giovane. Sarà lui ad essere ucciso in duello da Alvaro, ma, prima di morire, avrà il tempo di compiere la sua vendetta: trafiggerà col pugnale la sorella che si china su di lui per soccorrerlo.

Testo di riferimento: Tutti i libretti di Verdi, a cura di L. Baldacci e G. Negri, Milano, Garzanti, 1984. I libretti per le opere di Giuseppe Verdi