Composta dal Sacchetti a partire dal 1381, si presenta come un’opera in stato di abbozzo. Consta di 49 capitoli, ognuno dei quali è dedicato all’esposizione e al commento di un brano dei Vangeli o di altre scritture che si leggevano nelle messe quaresimali e pasquali. Ogni "sposizione" si articola in genere secondo il seguente schema: la quaestio, in cui si dichiara l’argomento; l’exemplum, nel quale l’argomento viene esemplificato con un racconto storico o una breve novella; l’absolutio, che contiene la conclusione morale. Ma ciò che rende oggi interessante l’opera sono soprattutto le considerazioni personali, gli sfoghi, gli umori, le curiosità che lo scrittore vi trasferisce. Tramandate da un manoscritto autografo che rende il testo linguisticamente autorevole, le Sposizioni dei Vangeli sono uno dei tanti esempi della fioritura di letteratura moraleggiante che caratterizzò la cultura toscana alla fine del secolo XIV.

Testo di riferimento: F. Sacchetti, La battaglia delle belle donne. Le lettere. Le sposizioni di Vangeli, a cura di A. Chiari, Bari, Laterza, 1938.