Rifacimento dell’Isaotta Guttadàuro ed altre poesie pubblicato nel 1886, L’Isotteo del 1890 raccoglie diversi componimenti che ricalcano la maniera della poesia trecentesca e quattrocentesca toscana, considerata come un ricco patrimonio linguistico e un fertile repertorio di immagini. Nel rifacimento delle forme antiche (stilnoviste e post-stilnoviste), e soprattutto nella scelta prevalente della ballata, D’Annunzio indulge al vagheggiamento nostalgico di un’idealizzata società cortese, dando vita a una poesia altamente decorativa e a una lingua ricca di preziosismi e intarsi.

Testo di riferimento: G. D’Annunzio, Versi d’amore e di gloria, a cura di A. Andreoli e N. Lorenzini, I, Milano, Mondadori, 1982.