Pubblicate per la prima volta nel 1882, le novelle di Terra vergine si arricchirono nell’edizione Sommaruga del 1884 di due nuovi racconti, Ecloga fluviale e Bestiame. Nei complessivi undici bozzetti di vita abruzzese che compongono il libro, l’autore contrae debiti nei confronti della narrativa naturalista francese, in primo luogo Zola, ma anche del verismo verghiano. La sensualità che domina i racconti è manifestazione di una natura primigenia, sul cui sfondo si muove un’umanità primitiva. Il tutto descritto con una scrittura stilisticamente preziosa, non realistica e tuttavia particolarmente felice soprattutto negli scorci descrittivi.

Testo di riferimento: G. D’Annunzio, Tutte le novelle, a cura di A. Andreoli e M. De Marco, I, Milano, Mondadori, 1992.