Operetta in sette capitoli composta dal 29 agosto al 26 settembre del 1824. Leopardi, sotto l’invenzione di Filippo Ottonieri, traccia un ritratto ironico di sé, toccando i temi più importanti del suo sistema di pensiero, dalla consistenza del piacere, il desiderio di felicità, la casualità della sorte, alla natura degli uomini, al loro egoismo, ai loro comportamenti sociali, al perseguimento esclusivo dell’interesse.

Testo di riferimento: G. Leopardi, Operette morali, a cura di O. Besomi, Milano, Fondazione Arnoldo e Alberto Mondadori, 1979.