Opera del Leopardi composta nel 1813. Nonostante l’autore avesse soltanto quindici anni dà prova di conoscenze ed erudizione prodigiose, riportando le cognizioni scientifiche di cui è in possesso agli autori greci e latini che avevano trattato di argomenti astronomici, per sottolineare quanto spazio avesse presso gli antichi questa scienza, definita dall’autore "la più nobile, la più sublime fra le fisiche scienze".

Testo di riferimento: G. Leopardi, Tutte le opere, a cura di W. Binni e E. Ghidetti, I, Firenze, Sansoni, 1989.