Il gesuita napoletano Giacomo Lubrano (1619-1693) è attivo, a partire dalla metà del XVII secolo, come predicatore di quaresimali e orazioni in varie città italiane. A questa attività si accompagna la pratica della poesia. Lubrano pubblicò nel 1690, con lo pseudonimo di Paolo Brinacio, un libro di versi intitolato Scintille poetiche o poesie sacre e morali. Il libro consta di una prima parte, costituita da 140 sonetti e tre madrigali, e una seconda di 22 odi. Ammiratore del Marino, Lubrano è uno dei più concettosi rimatori secenteschi, inventore di sorprendenti artifici verbali, attraverso cui riesce a far filtrare una sincera inquietudine religiosa. Delle Scintille qui è riportata solo la sezione dei sonetti.

Testo di riferimento: G. Lubrano, Scintille poetiche, a cura di M. Pieri, Ravenna, Longo Editore, 1982.