È il terzo dei dialoghi cosmologici bruniani. Filoteo espone le concezioni, che sono dell’autore, sull’infinito, l’infinità dell’universo e la pluralità dei mondi, convincendo lentamente il giovane Elpino suo interlocutore. Altri personaggi partecipano alla discussione, tra i quali Burchio, filosofo peripatetico ottuso. Il dialogo manca delle digressioni e degli inserti comici degli altri due che l’avevano preceduto e risulta pertanto più rispondente ai canoni della trattatistica dialogica. La prima edizione è del 1584.

Testo di riferimento: G. Bruno, Oeuvres complètes. I. De l’infini, de l’universe et des mondes, texte établi par G. Aquilecchia, Paris, Les Belles Lettres, 1995.