Opera in dieci dialoghi, pubblicata nel 1585, De gli eroici furori si svolge come un commento a testi poetici di Bruno stesso o di altri. Questa soluzione riporta in vita una tradizione che aveva avuto nella Vita nuova di Dante e nel Comento di Lorenzo de’ Medici i momenti più significativi; ma consente anche all’autore di tessere l’opera sul doppio filo dei significati letterali e allegorici, in modo che le idee filosofiche ricorrenti nel pensiero bruniano (l’immanenza del divino, il carattere infinito dell’universo) possano essere adombrate sotto il velo dell’esperienza amorosa. Rilevante anche la forte presa di posizione contro il prescrittivismo della poetica aristotelica, a cui Bruno oppone platonicamente una nozione della poesia come "furore".

Testo di riferimento: G. Bruno, Oeuvres complètes. VII. Des fureurs héroïque, texte établi par G. Aquilecchia, Paris, Les Belles Lettres, 1999.