Il primo nucleo della raccolta fu la sezione Decennali delle Poesie del 1871, che comprendeva testi scritti tra il 1867 e il 1870. Il volume a sé, pubblicato nel 1882, estendeva i componimenti fino al 1872. L’edizione definitiva del 1894 si apre con un Prologo a cui seguono 30 poesie. Il titolo richiama i versi satirici, in metri giambici, di Archiloco e gli Epodi di Orazio. Lo sdegno politico e il patriottismo repubblicano sono alla base dell’ispirazione del poeta; in un linguaggio spregiudicato e concreto, egli si scaglia contro tutto quello che contrasta con la sua fede libertaria: il potere temporale della Chiesa, l’ipocrisia dei conservatori, la viltà dei governanti, l’egoismo dei ricchi; esalta Giuseppe Mazzini, Giovanni Cairoli e i patrioti morti combattendo nella campagna romana nel 1867. Talvolta la satira si placa nella visione malinconica e nel rimpianto di un mondo perduto (Agli amici della valle Tiberina).

Testo di riferimento: G. Carducci, Tutte le poesie, a cura di C. Del Grande, Milano, Bietti, 1967 [testo Edizione Nazionale, Bologna, 1935-40].