La descrizione dell’Africa di Giovan Lioni Africano, pubblicata nel 1550 ma redatta in italiano tra il 1523 e il 1526, è opera di Hassan al-Wazzan, nato a Granada ma residente a Fez, dottore nella legge coranica; condotto in Italia dai pirati cristiani nel 1517, vi risiedette per dieci anni, contribuendo decisamente alla diffusione della cultura islamica nel mondo cristiano. Per quanto concerne la conoscenza del mondo africano, l’Europa disponeva fino ad allora di un bagaglio di nozioni derivate dalla cultura greco-latina e dall’esperienza diretta dei mercanti e dei navigatori soprattutto portoghesi. Il contributo di Al-Wazzan (ribattezzato Giovanni Leone e noto come Leone Africano), pur restringendosi alla zona africana compresa tra il Nilo, il Sudan, il Mediterraneo e l’Oceano Indiano, è fondamentale: le notizie che i suoi racconti offrono sull’Africa islamizzata, ne permettono una conoscenza ricca di dati importanti, tali da ricondurre l’universo sahariano a una dimensione di "mediterraneità", della quale Giovanni Leone è un convinto assertore. La Descrizione ebbe numerose traduzioni, in francese, latino, inglese e fiammingo.

Testo di riferimento: G. B. Ramusio, Navigazioni e viaggi, a cura di M. Milanesi, I, Torino, Einaudi, 1978. Navigazioni e viaggi di Giovan Battista Ramusio