Latrobio è stato riconosciuto pseudonimo di Giovan Pietro Giussani, nato a Milano intorno al 1550, amico intimo oltre che biografo di Carlo Borromeo; prima medico e poi sacerdote; morì a Monza nel 1623. La prima edizione del Brancaleone è del 1610. A metà via tra il romanzo e la novella, l’opera racconta il tentativo di educazione politica di un asino, Brancaleone appunto, che compie il suo maldestro percorso di formazione attraverso una serie di avventure con uomini e altri animali, finendo da ultimo ucciso dalle scoppiettate dei contadini. Il Brancaleone intreccia i temi della discussione etico-politica, propri dell’anti-machiavellismo, con la tradizione esopica. Così, tra apologhi e riflessioni morali, si svolge una storia originale e tuttavia debitrice quasi dovunque, sia per l’impianto sia per i tasselli di cui si compone, della tradizione letteraria.

Testo di riferimento: Latrobio (G. P. Giussani), Il Brancaleone, a cura di R. Bragantini, Roma, Salerno Editrice, 1998.