Il piemontese Giovanni Camerana, nato nel 1845 e morto suicida nel 1905, che studiò legge a Pavia e frequentò i poeti della Scapigliatura milanese (soprattutto Emilio Praga e Arrigo Boito), è autore di una raccolta di poesie pubblicata postuma nel 1907 a cura dello scultore Leonardo Bistolfi. Camerana riprende inizialmente i temi dei poeti scapigliati milanese (il macabro, il fantastico, il mistero), vivendoli tuttavia con una drammaticità sconosciuta ai suoi modelli. Successivamente, conseguenza anche del ritorno a Torino e della frequentazione assidua dei circoli artistici della città piemontese, sviluppa una sensibilità paesaggistica che lo porta a rappresentazioni visionarie, fortemente simboliche, che risentono in maniera significativa della lezione di Baudelaire.

Testo di riferimento: G. Camerana, Poesie, a cura di G. Finzi, Torino, Einaudi, 1968.