La Buccolica è considerata il capolavoro del Meli, vissuto tra il 1740 e il 1815. A quest’opera il Meli si dedicò soprattutto negli anni tra il 1762 e il 1772, coincidenti in parte con il periodo in cui esercitava la condotta medica in un paese del palermitano. La struttura della Buccolica è tipicamente arcadica: due sonetti introduttivi, cinque egloghe e dieci idilli, distinti in quattro parti, ciascuna delle quali intitolata a una stagione dell’anno (secondo uno schema diffuso in Europa da Pope e Saint-Lambert). Il poeta innesta sulla mitologia arcadica spunti illuministici e soprattutto un amore nostalgico della natura che gli derivava da suggestioni rousseauiane.

Testo di riferimento: G. Meli, Opere, a cura di G. Santangelo, I, Milano, Rizzoli, 1965.