Commedia borghese costruita su un triangolo amoroso: Fabrizio, giovane collaboratore dell’avvocato Scarli, diventa amante della moglie di lui. Alla fine Fabrizio parte e i coniugi continueranno come prima la loro vita, ma sarà solo per il bene della piccola figlia, nella tristezza del ricordo lei, del disincanto lui. Tristi amori fu rappresentata la prima volta a Roma nel 1887.

Testo di riferimento: G. Giacosa, Teatro, a cura di P. Nardi, II, Milano, Mondadori, 1948.