Pubblicato nel 1911, il libro dei Colloqui rappresenta il momento più importante della produzione poetica gozzaniana. Ripartito in tre sezioni distinte, è una sorta di poema esistenziale che si apre con gli episodi di “vagabondaggio sentimentale” del Giovenile errore, in cui l’autore, in sfida con la tradizione, affronta un’ironica riflessione sull’amore. Le poesie seguenti di Alle soglie (tra cui, notissima, La signorina Felicita) sembrano attraversate da una premonitrice idea di morte, che nell’ultima sezione, intitolata significativamente Il reduce, si scioglierà in un’indifferente rassegnazione, raggiunta dal poeta nella resa a un’esistenza vana e senza valore. In Totò Merùmeni si rappresenta appunto la condizione del sopravvissuto che accetta di continuare a vivere in tono minore nell’attesa pacata della morte.

Testo di riferimento: G. Gozzano, Tutte le poesie, a cura di A. Rocca, Milano, Mondadori, 1980.