Pensatore di grande forza e originalità, Giordano Bruno pubblicò a Londra tra il 1584 e il 1585 un corpus di sei dialoghi, di cui tre di argomento cosmologico (La cena delle Ceneri, De la causa principio e uno, De l’infinito universo e mondi) e tre di argomento morale (Spaccio della bestia trionfante, Cabala del cavallo pegaseo, Degli eroici furori). La scelta del volgare invece del latino per opere di questo tipo, per giunta pubblicate fuori d’Italia, corrisponde alla necessità per l’autore di impiegare una lingua naturale, che riducesse al minimo la distanza fra le parole e le cose, in polemica con le posizioni retoriche della cultura tardorinascimentale. Temi dei dialoghi cosmologici sono l’infinità del cosmo e la pluralità dei mondi; nei dialoghi morali l’autore professa una concezione immanentistica della divinità, riconoscendo al cristianesimo un carattere grottesco e negativo.

Testo di riferimento: G. Bruno, Oeuvres complètes, II-VII, texte établi par G. Aquilecchia, Paris, Les Belles Lettres, 1994-99.