Composte a partire dal 1785, uscirono in edizione definitiva nel 1817, insieme con le Poesie campestri. La raccolta riunisce dieci brevi testi, scritti in uno stile chiaro e "disciplinato" di stampo illuministico, ma a tratti aderente alle sottili gradazioni del sentimento. Le prose hanno due linee tematiche comuni: il paesaggio e la tensione filosofico-morale. L’abbandono al piacere delle vedute panoramiche – alle sue variazioni cromatiche e all’atmosfera di serenità e malinconia che ne deriva – viene messo a contrasto con la visione del mondo contemporaneo, snaturato dalla scienza che porta l’uomo a conoscenze settoriali e quindi alla perdita del senso dell’unità del cosmo e del primo principio, il Dio della Bibbia. Alle descrizioni paesaggistiche di Pindemonte sembrano essere ispirate in parte quelle dei Promessi sposi.

Testo di riferimento: I. Pindemonte, Poesie e prose campestri, a cura di A. Ferraris, Torino, Fògola, 1990.