Il romanzo Giacinta, pubblicato la prima volta (con un certo scandalo) nel 1879, quindi riedito con profonde revisioni nel 1885 e definitivamente nel 1889, fu considerato un romanzo-programma della narrativa verista. La storia di Giacinta, la cui intera esistenza è condizionata da un lato dalla violenza sessuale subita da bambina, dall’altro dal perbenismo e dalle ipocrisie della società che la circonda, rappresenta con le sue componenti patologiche un documento umano "immediato", che consente all’autore di sperimentare nella maniera più adeguata l’applicazione del metodo scientifico in letteratura. Il testo qui riportato è quello dell’edizione definitiva.

Testo di riferimento: L. Capuana, Giacinta e altri racconti, a cura di G. Pampaloni, Firenze, Vallecchi, 1972.