Dramma in un atto pubblicato nel 1916 e messo in scena per la prima volta nel 1922, definito dall’autore «mistero profano». Sulla porta d’un cimitero si svolge un dialogo fra l’ombra d’un filosofo e quella d’un altro uomo: conserveranno la loro esistenza finché sopravviveranno in loro i desideri che li tenevano legati alla vita; e a render tangibile l’immagine di simili desideri intervengono in scena la moglie dell’uomo e un bimbo.

Testo di riferimento: L. Pirandello, Maschere nude, a cura di A. d’Amico, I, Milano, Mondadori, 1986.