Saggio pubblicato nel 1908 (ma è la rielaborazione del precedente Scienza e critica estetica, già edito nel 1900), che dà il titolo all’intera raccolta di saggi. Prendendo esplicitamente le distanze dall’estetica di Benedetto Croce, Pirandello rifiuta sia la dicotomia tra arte e scienza sia la concezione crociana dell’arte come intuizione lirica.

Testo di riferimento: L. Pirandello, Saggi, poesie, scritti varii, a cura di M. Lovecchio-Musti, Milano, Mondadori, 1973.