Commedia in tre atti messa in scena per la prima volta nel 1920, tratta dalla novella La veglia (1904, poi inclusa nella raccolta In silenzio). Fulvia ha lasciato il marito e la figlia Livia, conducendo una vita assai libera e dissoluta, che la porta a tentare il suicidio. Salvata dal marito, che è medico, torna in famiglia e resta incinta una seconda volta; ma nasce un conflitto con Livia, alla quale era stato detto che sua madre era morta. Fulvia, che al suo rientro in casa è stata presentata alla figlia come un’altra donna, alla fine rivela a lei la verità e se ne va nuovamente di casa con il suo nuovo bambino e un amante.

Testo di riferimento: L. Pirandello, Maschere nude, a cura di A. d’Amico, II, Milano, Mondadori, 1993.