Dramma in tre atti rappresentato per la prima volta nel 1927 (ma nel 1926 era andata già in scena una sua traduzione in tedesco), definito dall’autore «tragedia». Fu scritto pensando per il ruolo di protagonista a Marta Abba, attrice particolarmente cara a Pirandello. Il giovane scultore Sirio Dossi vuole realizzare un capolavoro assoluto ritraendo la bellissima modella Tuda, e per averla completamente a sua disposizione giunge a sposarla; ma il vecchio scultore Nono Giuncano, quando si rende conto che Sirio col suo modo di agire sta conducendo Tuda alla consunzione, lo uccide.

Testo di riferimento: L. Pirandello, Maschere nude, a cura di M. Lo Vecchio-Musti, I, Milano, Mondadori, 1967.