Commedia in un atto pubblicata nel 1918, tratta dalla novella dallo stesso titolo (1918, poi inclusa nella raccolta La rallegrata). Fu messa in scena per la prima volta nel 1918 dalla compagnia di Angelo Musco, in una versione con diverse parti in dialetto siciliano (intitolata ‘A patenti). Rosario Chiàrchiaro, ritenuto da tutti uno jettatore, intende ottenere una sanzione ufficiale di tale sua qualità mediante una condanna in tribunale, per poterla poi sfruttare economicamente a suo vantaggio, approfittando del timore superstizioso che la sua persona suscita.

Testo di riferimento: L. Pirandello, Maschere nude, a cura di A. d’Amico, I, Milano, Mondadori, 1986.