Saggio scritto tra il 1906 e il 1908, pubblicato per la prima volta nel 1908 e poi, dopo una revisione, nel 1920. Costituisce lo scritto di poetica e teoria letteraria più noto di Pirandello. In esso viene data la definizione dell’umorismo come «sentimento del contrario», atteggiamento che si distingue dal comico in quanto non si limita a ritrarre ciò che nella vita esce dalla normalità («il contrario di ciò che […] dovrebbe essere»), ma analizza, scompone, fa intervenire la riflessione sugli stravolgimenti della realtà.

Testo di riferimento: L. Pirandello, Saggi, poesie, scritti varii, a cura di M. Lovecchio-Musti, Milano, Mondadori, 1973.