Michelangelo Buonarroti, detto il Giovane, per distinguerlo dall’illustrissimo omonimo di cui era pronipote, visse a Firenze tra il 1568 e il 1646. Dotato di una buona vena poetica, coltivò le lettere facendo parte sia dell’Accademia Fiorentina sia di quella della Crusca, e in questa veste dedicò molte energie alla compilazione della prima e seconda edizione del Vocabolario. Dal gusto linguaiolo, che aveva avuto modo di affinare proprio nell’esperienza di cruscante, nasce La Tancia, commedia rusticale in versi in ottava rima rappresentata a Firenze nel 1611. Buonarroti riporta in vita una forma di spettacolo che aveva avuto la sua maggior fioritura nel secolo precedente, soprattutto presso la Congrega dei Rozzi di Siena, e il cui linguaggio recuperava esperienze fiorentine tardo-quattrocentesche, come la Nencia di Barberino attribuita a Lorenzo de’ Medici.

Testo di riferimento: M. Buonarroti il Giovane, La Tancia, a cura di L. Fassò, Torino, Einaudi, 1976.