La Clizia, commedia in prosa con prologo in prosa e brevi intermezzi in versi, fu rappresentata per la prima volta il 13 gennaio 1525 nella villa del ricco fornaio Iacopo Falconetti, che l’aveva commissionata a Machiavelli per festeggiare la scadenza del provvedimento che lo aveva bandito da Firenze per cinque anni. Per adempiere in poco tempo all’impegno preso, Machiavelli seguì strettamente lo schema della Càsina di Plauto, divertendosi a schernire negli amori sfortunati e grotteschi dell’anziano Nicomaco per Clizia, il suo amore senile per la cantatrice Barbara Salutati.

Testo di riferimento: N. Machiavelli, Tutte le opere, a cura di M. Martelli, Firenze, Sansoni, 1971.